Avete intenzione di cambiare le piastrelle della cucina e siete alla ricerca di informazioni utili? Ecco allora qualche nozione importante per cominciare con la vostra ricerca, a partire dai costi, dalla tipologia e dalle caratteristiche dei migliori rivestimenti per la cucina presenti sul mercato.
Ma quanto costa rinnovare la cucina e cambiare le piastrelle? Questa è la prima domanda che si pongono le persone che hanno deciso di rinfrescare questo ambiente della casa partendo proprio dai rivestimenti.
Purtroppo, non esistono formule matematiche che ci permettono di calcolare nel modo esatto quanto costerà l’intero progetto. Esistono però alcuni fattori da considerare che possono aiutarci a stabilire quanto verrà a costare la sostituzione di tutte le piastrelle.
La prima distinzione che dovrete fare è quella tra la lavorazione artigianale e una soluzione più commerciale. Le piastrelle artigianali, anche in virtù del fatto che possono vantare soluzioni di design originali e particolareggiate, costeranno di più rispetto a una soluzione su grande scala.
C’è poi tutta una serie di caratteristiche che definiscono le piastrelle in base alla resistenza, alla durevolezza, alla porosità e alla facilità di pulizia, che rimane, quest’ultima, uno dei parametri più importanti da considerare durante la scelta, dal momento che le piastrelle della cucina sono quelle destinate a sporcarsi di più.
Partiamo allora dalle caratteristiche che le piastrelle della cucina devono avere per rivelarsi un prodotto di buona qualità.
Tra parametri molto importanti da considerare sono:
- La resistenza delle piastrelle, fondamentale in un ambiente come la cucina che viene vissuto tutti i giorni
- La facilità della pulizia, indispensabile per poter eliminare in poco tempo macchie e residui di cibo
- La porosità delle piastrelle, che deve essere minima in cucina per scongiurare aloni e macchie
È molto importante orientarsi verso dei rivestimenti di qualità, che abbiano anche ottime caratteristiche meccaniche e chimiche da permettere alle piastrelle di resistere a lungo nel corso del tempo.
Per risparmiare, potete anche applicare le nuove piastrelle su quelle precedenti, ma solo nel caso in cui il pavimento e i rivestimenti già presenti in cucina siano in ottimo stato e le nuove piastrelle si presentino con uno spessore ridotto.
Rimuovere i rivestimenti precedenti è sicuramente un’operazione costosa che richiede tempo. A volte è possibile saltare questo step e procedere direttamente con la messa in posa dei nuovi rivestimenti, mentre in altri casi rimuovere le vecchie piastrelle diventa una scelta obbligata.
In ogni caso, è sempre bene richiedere l’aiuto di un piastrellista, o di un architetto d’interni, per avere i giusti consigli sulla posa delle piastrelle e per sapere se la soluzione che avete in mente è adatta o meno alla cucina della vostra casa.
I materiali migliori per i rivestimenti della cucina
In cucina possiamo scegliere tra una vasta varietà di materiali disponibili sul mercato. Le piastrelle più gettonate sono le seguenti:
- monocottura
- bicottura
- ceramica
- pietra o marmo
Le piastrelle in monocottura e bicottura, proprio come indica il loro nome, vengono cotte una o due volte. Hanno un’ottima resistenza e sono anche facili da pulire. Quelle in ceramica, invece, sono piuttosto comuni in cucina perché sono versatili, impermeabili, antibatteriche e antimuffa. Poi ci sono le piastrelle in pietra o quelle in marmo, più costose ma anche molto resistenti, impermeabili e repellenti nei confronti di sporco e odori.
I formati dei rivestimenti
Prima di scegliere i rivestimenti per la cucina è molto importante che ci sia stata un’accurata progettazione, capace di garantire un buon risultato non solo in termini di stile e di design ma anche dal punto di vista funzionale. Per questo motivo dovrete prendere in considerazione:
- le misure precise delle pareti
- i fuorimisura
- i livelli e il vaglio dello stile dei rivestimenti scelti
- il materiale della piastrella
- la tipologia della fuga
In base alla conformità della parete potrete poi optare per piastrelle di dimensioni più grandi dalla forma rettangolare, che hanno bisogno però di molta uniformità, se non volete che i difetti siano evidenziati da uno studio e da una messa in posa poco precisa.
Rivestimenti per il pavimento e per le pareti: che differenza c’è?
Nella scelta del rivestimento per la cucina bisogna valutare con attenzione le piastrelle in base alla loro destinazione. Gli elementi più importanti da tenere in considerazione sono:
- i materiali
- la porosità
- le fughe
Per quanto riguarda le aree che si trovano vicino ai fornelli o al lavabo, è meglio selezionare materiali lavabili e impermeabili come, ad esempio, le piastrelle in ceramica o in bicottura. In questo modo potrete pulirle in modo facile e veloce, risparmiando tempo e fatica soprattutto se utilizzate i fornelli tutti i giorni. Per le superfici calpestabili, invece, è bene preferire delle piastrelle che siano resistenti agli urti, come quelle in monocottura.
Anche la porosità della superficie è un fattore molto importante; se volete puntare su un colore chiaro per i rivestimenti della cucina, assicuratevi che le piastrelle, soprattutto quelle che rivestono il pavimento, non siano lisce e lucide perché questa combinazione, anche se ha una certa valenza estetica, è più difficile da pulire.
Le superfici più ruvide e porose, invece, non permetteranno allo sporco di aderire e voi potrete rimuovere lo sporco e lavare la superficie molto facilmente. Per ultima cosa, è bene valutare anche la tipologia delle fughe a seconda della destinazione delle piastrelle.
Le piastrelle che utilizzate per le pareti dovranno essere meno distanti fra di loro in modo da avere fughe meno larghe e in modo che non si accumuli lo sporco. Per il pavimento, invece, avrete sicuramente più flessibilità, anche se è sempre consigliato selezionare delle piastrelle di grandi dimensioni rispetto ai piccoli formati.
Se vi dilettate spesso ai fornelli, o se i fornelli nella vostra cucina lavorano tutti i giorni, è consigliabile sin da subito munirsi di un buon prodotto per la pulizia delle fughe. Residui di cibo, calore e vapore purtroppo andranno a depositarsi proprio tra una piastrella e un’altra e una pulizia costante e frequente vi permetterà di avere piastrelle sempre pulite evitandovi la lunga maratona di pulizie una volta all’anno.