Maioliche, resine, gres e tappezzerie. Il viaggio nel magico mondo delle piastrelle è ricco di soprese e di soluzioni tra le quali scegliere. Non esistono regole precise da seguire e tutto può essere adattato in base alle esigenze e ai gusti. Quello che conta, invece, è puntare su prodotti di qualità. Ecco allora qualche informazione utile da tenere a mente durante la scelta dei rivestimenti per la casa.

Oggi i rivestimenti non sono più considerati elementi indispensabili per garantire l’igienicità di uno spazio – e per fortuna! –  ma sono considerati parte integrante dell’arredamento. In commercio esistono diversi materiali strettamente, relazionati al gusto personale di chi li sceglie e inseriti anche in quegli ambienti dove un tempo l’unica soluzione pensabile era la semplice parete bianca addobbata con i quadri.

rivestimenti interni, oggi, si utilizzano anche come quadri, per arredare e personalizzare la stanza in cui vengono collocati, e molto spesso li troviamo in sostituzione dei quadri stessi. Nel corso degli anni c’è stata una vera e propria rivoluzione dei rivestimenti per interni; tempo fa si rivestivano le pareti del bagno e della cucina solo ed esclusivamente per motivi pratici, igienici e non sempre si prestava attenzione al design e all’aspetto estetico.

Questo perché, soprattutto nel periodo del secondo dopoguerra, la domanda abitativa era talmente alta che l’attenzione era rivolta a garantire semplicemente i minimi standard di igiene e funzionalità ed erano poche le persone che avevano le possibilità economiche per pensare all’estetica.

Rivestimenti per la casa: ma quanti sono?

La risposta è: tanti, tantissimi, ognuno con finiture e pattern diversi, pronti a soddisfare tutti i gusti e qualsiasi tipo di esigenza. Ci sono i tessuti, le carte da parati, ci sono i materiali come la pietra, il marmo, il legno e i materiali artificiali come le resine e il gres, che offrono alte prestazioni e una certa durabilità nel tempo. La produzione del gres, in particolare, è in continua evoluzione con l’obiettivo di offrire al cliente un prodotto molto simile per finitura ai materiali vivi, ma senza le loro imperfezioni.

È possibile scegliere il rivestimento a prescindere dalla stanza che dobbiamo arredare. Quello che conta è rispettare lo stile della propria casa e fare attenzione ad alcune importanti caratteristiche dei materiali.

Per esempio, i materiali vivi, nonostante i diversi trattamenti a cui sono sottoposti per diventare più resistenti e inattaccabili dagli agenti esterni, sono molto più porosi del gres, quindi se scegliete di posizionare un rivestimento in marmo in bagno dovrete prestare maggiore attenzione alla cura del materiale, in quanto se l’acqua è particolarmente calcarea o se utilizzate per la pulizia prodotti più aggressivi, la superficie potrebbe macchiarsi e compromettersi nel tempo.

Un altro importante accorgimento è essere quello di prediligere rivestimenti più lisci al tatto all’interno del bagno o nella zona dove si trova il piano cottura, entrambi luoghi che sono più soggetti all’accumulo di sporco. In questo modo, la superficie sarà più semplice da pulire.

I rivestimenti più utilizzati

Le ultime tendenze in fatto di arredamento puntano molto sui rivestimenti in gres effetto pietra o su quelli effetto legno per le pareti dei camini e in generale per qualsiasi stanza della casa.

Il gres, come abbiamo anticipato prima, è un materiale con ottime caratteristiche tecniche e meccaniche, molto resistente agli urti e alle abrasioni, piuttosto longevo e impermeabile. Le varie soluzioni proposte dall’effetto legno e dall’effetto marmo e dall’effetto resina rendono questo materiale particolarmente gettonato tra i consumatori che ormai da qualche tempo scelgono senza dubbio questo tipo di materiale.

E poi ci sono i più tradizionalisti, quelli che non rinuncerebbero mai alle piastrelle in vecchio stile, come le maioliche italiane o gli azulejos portoghesi, bellissime da vedere e perfette per ricreare uno stile vintage ma dal respiro internazionale.

In questo caso parliamo di piastrelle di ceramica quadrate, realizzate a mano e decorate con motivi geometrici o con motivi che si ispirano alla natura. Si possono scegliere in diverse colorazioni, anche se hanno una resa maggiore dal punto di vista estetico con i toni più accesi.

Queste piastrelle si utilizzano in genere per rivestire le pareti della cucina o le pareti delle cucine in muratura dal momento che le loro tinte accese si fondono molto bene negli ambienti luminosi arredati con tinte neutre e chiare, tipiche delle residenze di campagna o della casa al mare.

Tuttavia, l’ultima frontiera del rivestimento considerato come decorazione per le pareti rimane la carta da parati, che oggi non è più un elemento decorativo pesante e utilizzato in modo eccessivo, ma diventa un dettaglio floreale o paesaggistico, studiato per mettere in risalto ogni singolo angolo della nostra casa.

La carta da parati si può utilizzare in camera da letto o anche nel soggiorno, oppure nel corridoio. Il suo obiettivo è quello di evidenziare che ogni luogo della casa può diventare uno spazio vitale e vivo. La carta da parati continua ancora oggi ad avere un grande fascino e oggi la possiamo trovare nelle vesti più disparate, in versione classiche con motivi floreali, damascatigeometrici, in versione optical anni ’70 ma anche in esemplari unici dipinti a mano da artisti e interior designer.

Negli ultimi anni si sta facendo largo nel contesto dell’arredamento, anche in maniera piuttosto massiccia, la resina usata per i pavimenti e per i rivestimenti, grazie alle sue innumerevoli qualità come l’assenza delle fughe o delle giunture, la durevolezza e la resistenza nel tempo, la facilità di pulizia, la varietà delle tante finiture e dei molteplici effetti decorativi che si possono personalizzare in molti modi. Parliamo di un materiale innovativo che ancora oggi, però, incontra  numerose resistenze da parte dei più scettici. Del resto, si tratta di un materiale ancora troppo giovane, e solo il tempo potrà dirci quale sarà il suo destino.

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